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Dal Salento Con Amore
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Mi avevano tanto parlato di una terra magica, baciata dal sole, che ti resta nel cuore: la Puglia. Così nel 2015 decisi di visitare Salento in auto, partendo da Milano, per scoprire con i miei occhi la bellezza di questa regione.

Solitamente, prima di mettermi in viaggio, faccio una lista di tutte le cose che vorrei vedere o fare nel posto in quale vado. Ma quella volta preferii non programmare niente. Decisi di scoprire i posti, giorno dopo giorno, e farmi trasportare da tutto.

Vi racconterò tutti i posti che ho visitato e le sensazioni che mi hanno trasmesso.

 

Salento in auto: da Milano a San Foca

Siamo partiti in auto da Milano, la sera, guidando tutta la notte. Considerando che era agosto, abbiamo cercato di evitare il traffico. Abbiamo guidato per circa 12 ore, facendo piccole fermate, per arrivare a San Foca, in provincia di Lecce.

Famosa per la sua capiente marina, San Foca è una località di villeggiatura posta a 25 km da Lecce, lungo la costa adriatica del Salento, ottimo punto di partenza per esplorare uno dei tratti costieri più belli d’Italia.

Siamo arrivati alle cinque del mattino, mentre la città dormiva ancora. Il sole ci ha subito dato il benvenuto regalandoci un’alba spettacolare, nella mattinata silenziosa e fresca.

San Foca

Avevamo prenotato una camera in un piccolo B&B a San Foca, “Lo scoglio”, scegliendo cosi il nostro punto d’appoggio.

Ci siamo poi spostati in macchina ogni giorno, lungo la costa, alla scoperta delle meravigliose spiagge e paesaggi del Salento.

Il “B&B Lo Scoglio” è una struttura molto semplice, proprio fronte mare. Inizialmente ci sembrava un po’ spartano però, durante i 15 giorni di vacanza abbiamo imparato ad apprezzare questa sua semplicità.

I proprietari gestiscono il posto con dedizione, l’intera famiglia è impegnata a servire i clienti. Preparavano tutte le mattine brioche favolose, cornetti ripieni di crema pasticciera e Nutella. Sento ancora adesso il loro profumo.

San Foca è un piccolo paesino ma offre molto. Le spiagge sono ampie, di sabbia fine, per tutti i gusti, spiagge libere comprese.

Noi abbiamo avuto anche la fortuna di trovarci là, durante la Notte della Taranta, il più grande festival d’Italia, “evento simbolo della cultura pugliese”. Ho scoperto la pizzica, dal vivo, in piazza, con la gente che ballava. È stata una bellissima esperienza!

San Foca ci ha sorpreso anche per i ristorantini, dove si potevano assaggiare ottimi piatti di pesce, come la pasta ai ricci di mare che abbiamo mangiato alla “Trattoria Concepita”.

Di fronte al nostro B&B c’era un ristorantino carino, direttamente sulla spiaggia, dove abbiamo assaggiato un ottimo fritto di mare.

Abbiamo anche scoperto, per caso, “La Macelleria Giuseppe”. Una braceria con pochi tavoli, che serviva grigliate di carne con un sapore unico, accompagnate da diversi tipi di contorni, preparati dalla moglie del macellaio. Non hanno un menu, quindi bisogna fidarsi del macellaio e ordinare. Ma ne vale sicuramente la pena!

E poi non potete non assaggiare il caffè alla Salentina, una freschissima bevanda a base di caffè e latte di mandorla. Io me ne sono letteralmente innamorata!

 

Torre dell’Orso e Grotta della Poesia

I proprietari del B&B ci hanno regalato la tessera che ci consentiva di spostarci gratuitamente con il trenino nei paesini vicini. Ci hanno subito consigliato di andare verso Torre dell’Orso, che si trova a sei chilometri da San Foca e fermarci un po’ prima per vedere la Grotta della Poesia.

La Grotta della Poesia è una meravigliosa piscina naturale, considerata una delle più belle al mondo. È stata scoperta pochi anni fa e purtroppo, nel mese di agosto, è uno dei posti più affollati del Salento. L’acqua dentro la grotta è cristallina e calma. Si possono fare tuffi, da punti non troppo alti, cosa che l’ha fatta diventare un’attrazione per tutti, bambini compresi.

Ad agosto, per godervi la Grotta, consiglio di alzarsi molto presto la mattina. Nel silenzio, apprezzerete senz’altro la tranquillità e il mare limpido.

I dintorni sono altrettanto bellissimi. Sono rimasta impressionata dai colori del mare e dalla bellezza naturalistica del posto.

 

Lecce – la “Firenze del Sud”

Il giorno seguente siamo andati a visitare Lecce, chiamata anche la “Firenze del Sud”, città sorprendente e interessante. Si trova a circa 25 chilometri da San Foca, quindi molto facile da raggiungere.

In piena estate la città mi è sembrata abbastanza vivibile, non troppo affollata. Si entra nel borgo storico passando attraverso Porta Napoli, Porta San Biagio o Porta Rudiae. Una volta dentro le antiche mura noterete lo stile barocco e la pietra leccese.

Meritano assolutamente visitati la Basilica di Santa Croce, il Palazzo dei Celestini, Piazza Sant’Oronzo e Piazza Duomo con la Cattedrale.

La Piazza Sant’Oronzo è dominata dalla statua del santo patrono, alta 29 metri. Intorno potete ammirare il Sedile, la Chiesa di S. Maria della Grazia e la cappella di San Marco.

A Lecce vi suggerisco di fermarvi al “L’angolino di Via Matteotti” per assaggiare una delle pucce migliori di tutto il Salento. La puccia è la tipica pagnotta morbida dentro, croccante fuori, farcita con carne, verdure, formaggi, olive e chi più ne ha più ne metta.

Fattevi consigliare dal titolare per la scelta e non vi pentirete!

 

La Costa Adriatica del Salento

Non potevamo ovviamente non fare un giro lungo la costa adriatica, che parte da Lecce, con la famosa San Cataldo e prosegue giù, verso Santa Maria di Leuca. Ci siamo spostati sempre in auto, partendo da San Foca. Sono circa 90 chilometri fino alla “punta del tacco”.

Otranto

La prima fermata è stata Otranto, il gioiello del Salento, un intreccio fra Occidente e Oriente. Sono rimasta incantata da questa città antica, le quali mura avrebbero molte cose da raccontare. L’ho trovata una città elegante, capace di accogliere i suoi turisti con un’aria solare e carica di fascino.

La città è situata direttamente sul mare e nelle giornate più limpide si possono intravedere in lontananza le montagne dell’Albania.

Le piccole vie strette del centro storico sono piene di negozietti che vendono souvenir e cibi caratteristici del posto. Considerando che quasi tutte le vie sono in salita, la sera potete scegliere di spostarvi con le Ape Car, molto originali, attrezzate per il trasporto di persone.

A Otranto abbiamo visitato la Cattedrale, la chiesa più grande della Puglia. Mi è rimasto impresso il mosaico pavimentale eseguito nel XII secolo. Al suo interno la Cattedrale conserva anche i resti degli 800 martiri uccisi dai Turchi durante la loro invasione.

Abbiamo anche visitato il Castello Aragonese, rivolto verso il mare, che domina la città, insieme alle sue due torri e le mura. Questa imponente struttura è il simbolo di Otranto e molto spesso ospita mostre ed eventi culturali e artistici.

E per chiudere in bellezza ci siamo fermati a mangiare in uno dei tanti ristorantini caratteristici del centro storico. Un buon piatto di orecchiette cime di rapa e un calice di vino per chiudere la giornata in bellezza.

 

Porto Badisco

Le prossime tappe le abbiamo fatto lungo la costa, scendendo verso Santa Maria di Leuca e fermandoci in diversi posti, per ammirare il paesaggio e scattare qualche bella foto. Abbiamo scelto il percorso costiero, più lungo ma molto suggestivo.

Abbiamo visitato Porto Badisco, a cui costa è costituita da un vero e proprio fiordo in miniatura. L’acqua è molto calma ed estremamente trasparente, cosa che lo rende il posto ideale per fare snorkeling.

Siamo arrivati in mattinata e mi ha sorpreso la tranquillità del posto. Abbiamo raggiunto un punto dove si poteva fare il bagno. Intorno potevi godere dell’ombra della pineta. L’acqua era cosi cristallina che sembrava irreale. Sono stata cosi rapita dal paesaggio che ho completamente dimenticato di fare una foto. Ma è tutto ancora vivo nella mia mente. 🙂

 

Santa Cesarea Terme

Da porto Badisco ci siamo spostati a Santa Cesarea Terme. Distante soltanto 50 km da Lecce e posizionata nella splendida cornice del Canale di Otranto, Santa Cesarea è da sempre stata una delle mete salentine più ambite dai viaggiatori in cerca di relax e benessere.

Come lo dice anche il nome, qui troviamo le acque termali, con elevate proprietà terapeutiche. Sgorgano da quattro grotte marine naturali (Fetida, Sulfurea, Gattulla e Solfatara) a una temperatura di circa 30 gradi.

Santa Cesarea è un piccolo borgo, con un lungo mare che lascia senza fiato e tante antiche ville in stile liberty. La più importante è la Villa Sticchi, costruita nel 1885. Impossibile non notare la sua cupola sopra lo stabilimento termale.

Camminando per le sue vie, mi è sembrato che il tempo si fosse fermato. Nel silenzio, questa città raccontava molto, attraverso i suoi palazzi e le viste mozzafiato. Mi sono fermata a scattare una foto dal terrazzo di questo ristorante a picco sul mare.

 

Castro

Da Santa Cesarea ci siamo spostati verso Castro. La strada che abbiamo fatto ci ha regalato emozioni dall’inizio alla fine. Andando lungo la costa, con una velocità più ridotta, ci ha permesso di godere anche del paesaggio che avevamo intorno a noi.

Castro lascia senza fiato. È un intreccio di colori, tra il blu intenso del mare e il verde della vegetazione. In territorio intorno è ricco di grotte e picchi rocciosi e il mare nasconde fondali ricchi, paradiso per i sub.

Non abbiamo avuto modo di visitare il borgo Medioevale perché avevamo un po’ i tempi stretti. Ci siamo accontentati di quello che potevamo vedere velocemente, con la promessa di ritornarci una seconda volta e conoscere meglio questo paesino incantevole.

Volevamo visitare la bellissima Grotta Zinzulusa, raggiungibile via terra, grazie a un lungo passaggio realizzato per i turisti. Siamo rimasti colpiti però dalla lunga coda che si era creata per la visita e abbiamo deciso di rinunciare.

Dato che avevamo ancora del tempo a disposizione, ci siamo fermati a mangiare in una delle più famose friggitorie di Castro, chiamata “Isola del Sole 365”. Cucinano pesce fresco, sul momento, veramente squisito. Trovate anche una bella scelta di cruditè come per esempio i ricci di mare. Dal ristorante si ha anche una bellissima vista sulla città e sul mare.

 

Santa Maria di Leuca

Da Castro siamo scesi lungo la costa fino ad arrivare a Santa Maria di Leuca, la “punta del tacco”. Si pensa che questo sia il punto dove il Mar Ionio s’incontra con il Mare Adriatico, ma questo non è del tutto vero. In realtà il punto d’incontro è situato a Punta Palascia, vicino Otranto.

A Leuca non potete non notate il Faro, uno dei più grandi in Italia, alto 47 metri, che domina la baia. A piedi del faro c’è il Santuario di Santa Maria di Leuca, raggiungibile attraverso una scalinata di 184 gradini.

La città conferma un po’ lo stile liberty, con ville eclettiche, come per esempio la dimora Meridiana che risale al 1874. Ci siamo fermati a prendere qualcosa da bere a Leuca, al “Bar Gnam”.

Nelle vicinanze

Poco prima di Leuca abbiamo subito notato la spiaggia del Ciolo, una delle spiagge più scenografiche della zona, punto preferito dagli amanti dei tuffi.

Da non perdere nelle vicinanze anche Felloniche, una baia sabbiosa, che offre un bellissimo lungo mare, con tanti ristorantini e luoghi di ritrovo serali.

 

Torre Vado e Pescoluse

Pur trovandoci già sulla costa Ionica, che volevamo vedere in una giornata dedicata, da Leuca abbiamo deciso di andare a vedere la Spiaggia di Pescoluse, soprannominata “le Maldive del Salento”.

La sabbia di questa spiaggia è finissima e il mare calmo. Essendo ad agosto, la spiaggia era affollata, anche se parliamo di un litorale lungo circa quattro chilometri. La zona è ben attrezzata, con area parcheggio, stabilimenti balneari, servizio di pulizia delle spiagge, bar e ristoranti.

Noi siamo arrivati al tramonto e ci siamo semplicemente goduti una passeggiata, bagnando i piedi nell’acqua incredibilmente cristallina.

 

La Costa Jonica

La costa Ionica l’abbiamo visitata, partendo da San Foca e attraversando la zona interna, per avere la possibilità di vedere anche i paesaggi dell’entroterra che sono altrettanto sorprendenti.

Infatti la cosa che mi ha colpita durante tutto il viaggio è stato il modo in quale il territorio cambia colori, odori e paesaggi, nel momento in quale ti sposti da una parte all’altra, pur trattandosi di pochi chilometri di distanza.

 

Porto Selvaggio

Siamo quindi partiti da San Foca per raggiungere Porto Selvaggio, che si trova nel comune di Nardò. Si tratta di 1.000 ettari di parco, area naturale protetta.

Ci avevano consigliato di non perdere assolutamente la Baia di Porto Selvaggio. Questa spiaggetta nascosta è raggiungibile con una passeggiata di 20 minuti a piedi, attraverso il sentiero che ci ha fatto immergere nella pineta del parco.

Il sentiero è molto in discesa, quindi abbastanza facile da percorrere all’andata, mentre al ritorno risulta un po’ faticoso, anche se ho incontrato moltissime famiglie con bambini che lo percorrevano.

La Baia è bellissima, molto piccola, con sassolini. A fianco c’è la scogliera. A sinistra si può ammirare la Torre dell’Alto mentre a destra parte il sentiero per immergersi nella natura incontaminata del parco.

L’acqua è poco profonda nei pressi della caletta della baia, mentre sarà possibile fare qualche tuffo da piccole altezze, lungo la scogliera.

Sulla spiaggetta non ci sono servizi quindi dovete portarvi voi il pranzo ed eventuali bevande.

Noi siamo arrivati nel tardo pomeriggio, un po’ prima del tramonto. Il calare del sole ci ha regalato dei colori meravigliosi.

 

Gallipoli

Da Porto Selvaggio ci siamo spostati verso Gallipoli, seguendo la SP108. Siamo arrivati a Gallipoli in serata, giusto in tempo per fare un giro nel centro storico.

La “Città Bella” come viene anche chiamata, ha due punti d’interesse principali. Da una parte il suo porto e dall’altra il suo centro storico.

A darci il benvenuto nella Gallipoli di una volta è stato il Castello Angioino. La città storica si sviluppa in stradine strette, dove a ogni angolo è possibile incrociare segni del suo passato. Ci sono numerose chiese, tra quali la Cattedrale di Sant’Agata, in stile barocco che merita sicuramente una visita.

Gallipoli d’estate è molto animata, ci sono tantissimi ristorantini e bar per l’aperitivo. Le vie sono piene di turisti, nella maggior parte giovani, quindi è sicuramente una città dove si può trovare tanto divertimento.

Ho trovato molto carino anche il mercato del pesce, che la sera si trasforma, permettendo ai turisti di assaggiare pesce fresco, servito come cruditè oppure cucinato nei ristorantini di fianco.

 

La nostra vacanza è stata un intreccio di cose da visitare e giornate in spiaggia, per rilassarci. Abbiamo sfruttato la spiaggia libera di San Foca o Torre dell’Orso, concedendoci anche giornate nelle quali non prendere la macchina ma soltanto farci coccolare dal mare e dal sole.

 

Sulla strada di ritorno per Milano, ci siamo fermati mezza giornata per visitare Ostuni, la “città bianca”. Anche se è stata una visita di passaggio, ho sentito la magia di questa città e percepito i suoi silenzi nelle stradine strette, tra le case bianche.

 

Questo è stato il mio viaggio speciale, alla scoperta del Salento.

Sono rientrata con la consapevolezza di aver visto solo una parte delle bellezze di questa regione. Ho fatto un assaggio, che mi ha lasciato un buonissimo sapore, di mare e pesce fresco, di tradizioni e di storia.

Sento ancora nell’aria il profumo del mare, il vento leggero nei capelli e il calore del sole sul viso. Il mio desiderio più grande è di tornarci, al più presto!

Se sono riuscita a trasmetterti le bellezze di questa regione e vuoi organizzare le tue prossime vacanze in Salento in auto, contattami, andando sulla pagina Viaggia con me . Ci sentiamo e organizziamo insieme il tuo viaggio! 🙂

This Post Has 2 Comments
  1. Anche noi abbiamo fatto un viaggio senza informarci prima di cosa avremmo potuto vedere, così la sorpresa era più bella!!! Comunque noi siamo stati in Salento l’anno scorso e rivedere certi posti ma sopratutto il bar a Santa Maria di Leuca che ha colpito anche noi per la sua particolarità è veramente bello!!!! Anche noi siamo rimasti colpiti da questa fantastica terra… assolutamente da rivivere!!

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